Efficacia individuale
I vaccini sono una delle più grandi conquiste della medicina e grazie alla loro capacità di proteggere efficacemente contro molte malattie infettive hanno difeso milioni di persone nel nostro Paese e nel Mondo dagli effetti devastanti di queste malattie.
L’efficacia protettiva assicurata dai vaccini è in genere simile a quella che segue alla malattia e,in alcuni casi come per il tetano e le forme invasive da Hib, è addirittura maggiore.
Tuttavia, l’efficacia dei vaccini non è assoluta ( è inferiore al 100%); anche quando tutte le dosi previste sono state regolarmente somministrate non tutte le persone risultano completamente protette contro la malattia.
I vaccini contro la polio, il tetano, l’HIB, il morbillo, la parotite e la rosolia proteggono molto più del 95% dei bambini che hanno completato il calendario previsto.
Tre dosi del vaccino contro la pertosse proteggono circa l’85% dei bambini vaccinati, e inoltre possono ridurre la gravità della malattia nell’altro 15% dei bambini (che non sono stati completamente immunizzati) nel caso vengano colpiti dalla pertosse.
Tre dosi di vaccino contro l’epatite B proteggono più del 95% dei bambini verosimilmente per tutta la vita.
Per alcuni vaccini come ad esempio il tetano e la difterite possono rendersi necessarie delle dosi di richiamo perché l’immunità si riduce con il tempo.
Efficacia in una popolazione
La vaccinazione oltre a proteggere le persone immunizzate, diminuisce anche il numero di suscettibili alla malattia e ne rallenta la circolazione.
Quindi accanto alla difesa della singola persona i programmi di vaccinazione determinano una protezione della popolazione definita herd immunity o immunità di branco.
Le campagne di vaccinazione, proprio per effetto della immunità di branco, hanno complessivamente una efficacia nettamente superiore alla efficacia protettiva della vaccinazione nel singolo.
Prima che i vaccini venissero largamente utilizzati, le malattie infettive causavano migliaia di morti ogni anno sia tra i bambini che tra gli adulti.
Efficacia universale: l’eradicazione
Alcune vaccinazioni possono essere ancora più efficaci di quanto si è presentato fino ad ora.
Possono infatti portare alla eliminazione dei virus contro cui sono dirette così da liberare per sempre l’umanità da alcune gravissime malattie infettive e rendere, dopo, anche inutile continuare la vaccinazione.Questo è già successo e sta per succedere ancora.
L’eradicazione del vaiolo
Quando si parla di vaccinazioni è impossibile non parlare del vaiolo. L’eradicazione di questa malattia rappresenta infatti il maggiore successo mai ottenuto con una strategia vaccinale. Vaccinando per un lungo periodo la quasi totalità della popolazione si è riusciti ad impedire che il virus che provoca la malattia potesse circolare.
Il virus del vaiolo, per sopravvivere, ha bisogno di un ospite umano che sia suscettibile alla malattia.
Quando nella popolazione non ci sono più suscettibili o sono molto pochi, il germe non sa più dove andare e quindi scompare.
Nel 1967 il vaiolo era ancora endemico in 31 paesi del mondo.
Solo in quell’anno tra 10 e 15 milioni di persone furono colpite dalla malattia.
Di queste, circa 2 milioni morirono, e tra coloro che erano sopravvissuti milioni rimasero sfigurati o ciechi.
L’ultimo caso conosciuto di vaiolo è stato registrato in Somalia il 26 Ottobre 1977.